Ho ricevuto questa mattina un dono. Un dono piccolo con un contenuto immenso. Questo dono è l'ultima raccolta poetica di Giuseppe Vetromile "Congiunzioni e Rimarginature" (Scuderi Editrice).
L'ho letto d'un fiato. Quasi senza respiro e ne scrivo qui subito, all'impronta, senza la pretesa della recensione, ma solo per esprimere il mio sentire, l'emozione del verso, la profonda commozione che mi ha avvolto durante la lettura. E ho pianto mentre entravano in me le parole a scolpire anche i miei ricordi. E' un libro prezioso. Intensissimo. E' il libro delle radici, della terra umida e gravida. E non c'è retorica in esso ma una purezza che sconcerta. Ogni verso è talmente umano, così chiaramente vero che non c'è spazio se non per il senso cosmico dell'io. Tutto è racchiuso in un pensiero intimo e universale allo stesso tempo. E' il coro dell'umanità. Racchiude in sè il senso vero dell'esistenza. Il motivo della vita. E' una poesia altissima che scava fino al centro della terra.
Grazie Giuseppe, grazie caro amico poeta. E' un onore esserti affianco in questo percorso poetico che ci accomuna.
Cinzia
Carissima Cinzia, non ho parole per ringraziarti! Felice di essere riuscito a comunicare in poesia i valori, miei e di tutti, più profondi che ci rendono veri uomini, nel rispetto di una catena d'amore che lega e congiunge i nostri predecessori ai nostri figli, speranza forte del domani!
RispondiElimina