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martedì 11 novembre 2014

Annamaria Ferramosca su Las Mantas de Dios

Riporto di seguito il testo di una mail di Annamaria Ferramosca con una brevissima, ma intensa lettura di Las Mantas de Dios.
A Annamaria, che stimo e amo, il mio ringraziamento più sincero. 


----Messaggio originale----
Da: ferrannam@gmail.com
Data: 16/03/2014 23.59
A: "cinzia marulli"<marullicinzia@libero.it>
Ogg: da annamaria su las mantasdeDios

Cara Cinzia, 
dopo un'affannosa ricerca (ero sicura di averti mandato o  una mail o un messaggio sul cellulare) mi sono ricordata che in quei giorni dovetti cambiare la scheda perchè i messaggi s'inceppavano senza che potessi individuare quali erano inviati e quali no. Dunque se nemmeno tu trovi il messaggio, vorrà dire che non è partito e devi scusarmi se poi mi è passato di mente di chiederti se avevi ricevuto(per un corto circuito la memoria mi diceva oramai che avevo inviato).

Così rileggo ora le chiose sul tuo libro e ti ricostruisco ciò che posso averti scritto. Mario Melendez ha davvero brillantemente centrato, nell'introduzione, i tuoi fuochi tematici:la morte,l 'infanzia e soprattutto la tua dimensione "orientale" dell'ascolto.
Lungo i testi ho apprezzato la tua capacità di fermare l'attenzione su oggetti e forme  apparentemente "di poco conto" sconvolgendone il profilo in visione poetica-sapienziale(I piedi, Il cerchio, La nostra ombra, bambole cieche). 
Ma è nella contemplazione del dolore, sia altrui che da te attraversato nella perdita, e nella serena accettazione della fine, che ho trovato la massima resa poetica della tua scrittura, che pure sa assumere finissime note d'ironia. (La mia tomba, La bara di Cinzia, Racconto).Molto intensa ed evocativa  La casa delle fate, nella tua  visione così accorata e fabulosa, del gioco dell'Ultima Signora. 
Spero di leggerti ancora, anche nelle tue traduzioni.
A presto, con la mia buona notte 
Annamaria 


Annamaria Ferramosca 

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