Ci
sono eventi che rimangono densi dentro di noi. E a renderli tali non è solo il
prestigio del loro nome, la bellezza dei luoghi. Ma l’umanità delle persone.
La
serata del 17 settembre è stata culla di uno di questi eventi, la decima
edizione del Premio Prata, che si è svolto nella sacralità della Basilica
Paleocristiana della S.S. Annunziata a Prata di Principato Ultra in provincia
di Avellino. Il presidente del Premio,
Antonietta Gnerre e il vice presidente Armando Gallo coadiuvati da uno staff di
collaboratori di altissimo livello professionale hanno dato vita, nella verde e
fertile Irpinia, a una sorta di miracolo culturale, artistico e umano che si
erge come esempio nello scenario sempre più culturalmente apocalittico della
nostra società contemporanea. Il
connubio tra personalità della cultura e dell’arte e la forte partecipazione
della popolazione ha avuto l’effetto di un abbraccio caldo creando una realtà
importante che ci riporta ai bei tempi, quando non esistevano ancora i centri
commerciali e i luoghi e le attività di cultura erano mete e pratiche comuni
tra tanti di noi.
L’evento,
condotto per la prima parte da Stefania Marotti e nella seconda parte da
Barbara Ciarcia, entrambi giornaliste de “Il mattino” si è aperto con il
recital musicale “Gente di mare e di terra” a cura del maestro Paolo De Vito
che ci ha portato indietro nel tempo e ci ha toccato nell’anima ricordandoci i
sacrifici dei nostri migranti. E’ stata poi la volta del saluto di Gianni
Festa, direttore del “Quotidiano del sud”.
I
premiati di quest’anno, Fabio Zavattaro, Bianca Garavelli, Andrea
Caterini, Daniele Piccini, Luisa Castro,
Antonio Riccardi, Ida D’Onofrio, Paola Nazzaro, Maurizio Soldini, Igiaba Scego,
Salvatore Esposito, Giovanni Savignano, si sono susseguiti sul podio per ricevere
da parte della giuria le targhe a loro dedicate mentre il presidente della
giuria, prof. Cosimo Caputo ha letto le motivazioni dei premi.
Estremamente
interessante la partecipazione di Gigi Marzullo, fedelissimo del premio, che ha
intervistato con la sua inconfondibile bravura tutti i premiati.
Un momento
di altissima emozione l’ha regalato l’attore Sebastiano Somma, ospite della
serata, che ha interpretato magistralmente il Principe di Salina del Gattopardo
nel momento in cui rifiuta l’incarico di Senatore del Regno.
In
ultimo è stato consegnato il Premio Irpinia nel Mondo al film “Ultima
Fermata” interpretato da Sergio Assisi,
Claudia Cardinale, Luca Lionello e Francesca Tasini. A ritirarlo il regista in persona,
Giambattista Assanti, che ci ha parlato del suo amore per il cinema e donato
un’anticipazione sulla sua prossima creazione.
Ma
l’evento non si è concluso qui, bensì è proseguito nel piazzale antistante la
Basilica dove la generosissima popolazione Irpina ha allestito un buffet ricco
di cibi tradizionali cucinati appositamente dalle signore del luogo consentendo
quindi di creare momenti di scambio e di dialogo informale tra la popolazione e
i partecipanti alla cerimonia.
A questo evento principale seguiranno altre manifestazioni collaterali durante le quali saranno premiati Franco Buffoni, Stas' Gawronski e Marika Borrelli.
Appuntamento
dunque al prossimo anno con l’XI edizione del Premio Prata che vede come direttore artistico il fotografo Rino Bianchi e come
presidenti onorari Claudio Damiani e Davide Rondoni, e buon lavoro alla giuria di
cui ho l’onore di far parte unitamente a Cosimo Caputo, Enzo Rega, Monia Gaita,
Domenico Cipriano, Giovanna Pisano, Rita Pacilio, Melania Panico e Giuseppe
Vetromile e a tutto lo staff del Premio che instancabilmente lavora per la
cultura e per la propria terra.
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