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mercoledì 31 maggio 2017

Nicola Bultrini su La casa delle fate (Ed. La Vita Felice 2017)

Pubblico di seguito la mail che mi ha inviato Nicola Bultrini su La casa delle fate. Ringrazio sinceramente e profondamente Nicola per le sue parole generose e, per me, preziose. 

Cara Cinzia,
ho ricevuto e letto “La casa delle fate”, grazie.
Non so se dire che è il tuo libro più forte. Ma certamente è quello che più mi ha coinvolto. Arriva diretto, ti turba, ti rabbuia l’anima, pure ti apre lo sguardo in una luce serena. E sai perché’? Perché è assolutamente vero. Non che gli altri tuoi versi non lo siano, ma in poesia spessissimo la realtà è filtrata (se non dal nostro io, dalla nostra “letteratura”). Invece accade talvolta, che la realtà delle cose della vita, imponga di essere scritta semplicemente “secondo verità”. E come sappiamo, quando ci affidiamo alla verità non sbagliamo mai e vinciamo sempre. In queste poesie, la vita trova la sua voce forte e schietta, e ci dice di noi. Non solo di me e di te e degli altri figli/genitori di padri e madri anziani, ma di noi in quanto umanità sempre alle prese con la propria precarietà, la consapevolezza della nostra finitudine, della nostra fragilità. Ti confesso che all’inizio ero un po’ scettico rispetto al titolo. Poi ho capito che non potevi scegliere titolo migliore. Siamo sempre sull’orlo di un abisso, davanti l’immensità del mistero. E quelle persone che al culmine dei loro anni vi si affacciano, sono leggere, sono quasi evanescenti, sono pura luce, fiato, ali trasparenti, fate.
Complimenti davvero Cinzia. Ti auguro ogni bene, per te e per il tuo lavoro di poeta!!
Nicola

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