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venerdì 22 luglio 2011

Monica Martinelli su Agave di Cinzia Marulli

Da Neobar riporto il commento di Monica Martinelli
Agave su Neobar


Cosa posso aggiungere ai commenti che mi hanno preceduta, così pieni di sentimenti e affetto, che hanno perfettamente delineato il libro e lo spirito di Cinzia Marulli? Prendo spunto dal commento di Nina Maroccolo – in verità è molto più di un commento, giacché oltre ad essere un omaggio all’autrice è una bellissima nota critica. Sono d’accordo con lei e specie quando scrive: “…La poesia di Cinzia raggiunge una concretezza sublime..”. “Agave” è, più che un libro sull’amore (inteso in senso lato), un libro d’amore, ed un libro “dedicato” perché Cinzia, come è stato giustamente ribadito, è una persona che “si dà” nella poesia così come nella vita, con tutta la sua energia e la sua pulsante vitalità. Non c’è affatto banalità nei suoi versi. C’è invece grande profondità e l’accesa sensibilità di una donna (materna) “sospesa fra cielo e terra”. Una donna “di catene avvinta” che dedica i suoi versi a chi ama e agli elementi della natura che più e tanto sono radicati in lei. Consapevole, con filosofica saggezza, delle due facce della medaglia della vita, che laddove c’è gioia si apposta un inevitabile dolore e che un fiore subirà un imminente appassimento. Così l’agave rappresenta proprio questo, la vita che sfiorisce e poi muore..perché tutte le cose che sono, giusto o no che sia, hanno una fine. Ma quando sbocciano lasciano un segno, come l’Agave di Cinzia.
                                                                                                                                                                                Monica Martinelli

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